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Basket / Serie B Nazionale

Fabo, capitan Natali: «Contro la Libertas ho giocato in trance agonistica»

Natali nel match contro la Libertas Livorno

La Fabo annienta la Libertas grazie a un super Natali: «Mio padre? Tanti consigli, ma so quali scegliere. A Legnano renderemo la vita dura»

5/6 da due, 4/5 da tre, due rimbalzi e ben 25 punti a segno: this is Nicola Natali. Questo lo score del fenomenale capitano della Fabo Herons Montecatini nel big match contro la Libertas Livorno, domata soprattutto dalla sua prova. Una prestazione di spessore per un giocatore che nel settembre prossimo compirà 36 anni, ma che sa regalarci ancora prove da urlo.

MVP del match contro Livorno: cosa si prova alla tua età ad esser uno dei migliori sul parquet nonostante la grandissima qualità presente in campo tra Herons e Libertas?

«La gara di domenica è stata una di quelle gare in cui giochi in trance agonistica e tutto ti sembra facile. Son quelle rare occasioni della carriera che se capitano contro la più forte del girone e per giunta in casa rimane indelebile. Devo ancora rivedere la gara perché tante cose non me le ricordo!».

L’assenza di Chiera contro Livorno vi ha dato quella forza in più che a Sant’Antimo era invece mancata?

«Due spinte particolari ci hanno fatto approcciare in maniera così decisa al match contro Livorno. Una è stata la mancanza di Adrian, leader offensivo della squadra: la sua assenza si è fatta sentire, ma se la squadra è unita e ognuno sa di dover dare qualcosa in più possiamo sopperire a ogni assenza. La seconda invece è stata la volontà di rivincita dopo il ko campano. Non è per niente scontato vincere a Sant’Antimo, ma non eravamo soddisfatti della nostra prestazione infrasettimanale. Il nostro sentimento di insoddisfazione è stato riportato in campo contro la Libertas».

Nonostante la tua grande esperienza tuo padre Gino ti da ancora qualche consiglio? Se sì, lo ascolti ancora?

«Lui mi ha sempre dato consigli e sempre me li darà. Continuo ad ascoltarlo anche se maturando capisco ciò che mi può servire e quello che invece è adatto al suo tipo di carattere e non alla mia figura di giocatore. Da quando son tornato a casa siamo spesso insieme e ci confrontiamo sul basket dentro e fuori dal campo anche sui consigli tecnici, cercando in futuro di imitarlo nella sua carriera da dirigente».

Dal tuo ritorno a casa nell’estate 2022 ad oggi in cosa pensi di esser maturato?

«Lo scorso anno ho dovuto affrontare dopo 15 anni due novità molto importanti come il ritorno a casa da capitano e il riscendere a giocare in serie B. Dovevo capire che tipo di livello era il campionato e in una squadra in cui dovevo comprendere in che modo dare una mano in questa nuova veste: tutto questo nel palazzetto in cui sono cresciuto! Comunque piano piano ho capito che tipo di giocatore posso essere e dopo un anno con Barsotti mi sono formato ed entrato nel suo sistema che ora sposo totalmente».

Gema, Libertas e Legnano: meglio un calendario fitto di big match in cui non puoi mai abbassare la guardia o big match scaglionati?

«Impossibile dirlo dato che ci son sempre pro e contro. L’ultimo periodo è stato veramente tosto perché 4 partite in 15 giorni son terribili. Inoltre siamo stati gli unici a fare i tre turni infrasettimanali in trasferta e due addirittura in Campania. Negli ultimi turni ho dovuto giocare con un acciacco al polpaccio, ma l’importante è affrontare una gara alla volta come se fosse una finale »

Sabato c’è da andare a Legnano: cosa è cambiato da circa un anno fa quando la batteste in casa di 18 punti ?

«Noi e loro ci siamo rinforzati e la squadra di Piazza ha meno punti di quanti ne meriti. Con l’innesto del devastante Raivio – finora immarcabile – ci porta qualche grana in più per noi che abbiamo come arma principale la difesa. Se Chiera non dovesse rientrare in trasferta sarà ancora più dura, ma penseremo ad alzare i ritmi in attacco e metterli in confusione in difesa, sporcando tutti i loro punti forti e la loro esecuzione dei giochi».

RISULTATI E CLASSIFICA DEL GIRONE A

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Assurdo amante della storia (da prenderci due lauree) e del calcio (da confondere van Basten con van Gogh), considera ancora il televideo più veloce di alcune app. Per lui la domenica senza calcio è un lunedì venuto male.

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