Connect with us

Basket / Serie B Nazionale

Fabo, il vice-coach Marchini: «Ci siamo meritati le Final Four»

Alessio Marchini, al centro tra Luchi e Barsotti

A PistoiaSport Live, l’assistente di Barsotti ha parlato del momento della Fabo: «Campionato una maratona, arriveremo pronti ai play-off»

Per la Fabo Montecatini quella appena iniziata è una settimana chiave di questa stagione vissuta costantemente nelle alte zone della classifica. Una partecipazione alle Final Four di Coppa Italia cui gli Herons arriveranno con in cassaforte la vittoria in campionato contro Brianza. A parlare di questo e di tanto altro, durante l’ultima puntata di PistoiaSport Live, è stato l’assistant coach Alessio Marchini.

«Una vittoria che serviva, soprattutto perché le ultime gare casalinghe non erano state positive. È stato un successo non scontato, visti il talento e la pericolosità di Brianza, dove abbiamo fatto bene in entrambe le fasi: senza dubbio un buon viatico per la Coppa Italia».

IL CAMPIONATO DELLA FABO

Adesso che la regular season di Serie B Nazionale arriva alla sosta, il momento può essere propizio per analizzare quanto finora fatto dalla compagine termale e quello che sarà il resto del cammino, almeno fino ai play-off già conquistati dagli uomini di coach Barsotti.

«Le gare di regular season che restano saranno molto impegnative: incontreremo le due livornesi, Legnano e ci sarà anche il derby. Le nostre sconfitte, tuttavia, a parte che con la Pielle Livorno sono tutte arrivate contro avversarie di media-bassa classifica, quindi non ci preoccupano tanto i nomi. Problema con i turni infrasettimanali? I risultati parlerebbero in questo senso, anche se i ko sono sempre arrivati per motivi diversi. Dobbiamo imparare a farci trovare più pronti negli impegni ravvicinati».

Si parlava appunto delle sconfitte patite dalla Fabo, specie in gare pienamente alla portata. Una serie di ko che ha anche suscitato qualche malcontento nell’ambiente e che ha spinto coach Barsotti ad esporsi davanti ai microfoni. Ci sono davvero delle aspettative troppo alte nei confronti di Natali e compagni?

«Questo è un campionato estremamente complesso: se non giochi bene, puoi perdere con tutti. Certe sconfitte devono però essere accettate come facenti parte del percorso di crescita. Stiamo correndo una maratona e, nei primi chilometri, non conta niente se sei primo o terzo: il bello deve ancora venire. Ai play-off conterà essere in forma e aver accumulato esperienza, anche perdendo qualche partita. Anche con una società seria alle spalle e una squadra competitiva in campo, la vittoria non è comunque scontata».

LE FINAL FOUR E NON SOLO

Adesso comunque gli Herons potranno concentrarsi unicamente sulle Final Four, di scena al PalaTiziano di Roma. Una cornice bellissima e rinnovata, che farà da palcoscenico agli scontri tra le squadre top della Serie B e della Serie A2. Si parte con Roseto, con la speranza poi di giocare una finale con la vincente tra Libertas Livorno e Ruvo di Puglia.

«L’importanza del palcoscenico è già un primo stimolo – ha dichiarato Marchini – Ci siamo meritati queste Final Four, tra l’altro vincendo una gara in rimonta a Crema. Siamo rientrati in un’élite dove potevano stare benissimo altre squadre tipo Pielle e San Vendemmiano. Le avversarie sono molto forti: la Libertas la conosciamo come una squadra molto solida, capace di mischiare alla perfezione esperienza e gioventù. Ruvo e Roseto, invece, sono attrezzate più che bene, con giocatori di livello superiore come Darryl Jackson e Vangelis Mantzaris».

Come sempre, la difficoltà sarà preparare una potenziale due giorni di partite. Un lavoro che lo staff di Barsotti e Marchini, ci racconta proprio il vice-coach, ha indirizzato chiaramente e con consapevolezza. Questa diventa anche l’occasione per parlare dell’esperienza a Montecatini del tecnico ligure, sia come assistente che come responsabile del settore giovanile.

«Questa settimana la prepareremo in primis focalizzandoci su Roseto, poi in vista di un’eventuale finale dovremo per forza buttare l’occhio anche sulle altre due squadre. Devi essere bravo a sintetizzare le informazioni da dare alla squadra, anche perché il tempo non è dalla tua parte. Essere assistente di Barsotti? Non è mai facile quando sei abituato a fare il capo allenatore. La scelta che ho fatto è dipesa dalla qualità del progetto e dalla voglia della società di portarmi qui. Il lavoro con il coach e con tutto lo staff sta andando davvero bene. Per quanto riguarda il settore giovanile, invece, ci troviamo in un vero e proprio anno zero. I risultati della prima squadra e l’entusiasmo che generano in termini di presenze sono il primo passo per creare una base».

Condividi:

La redazione di Pistoia Sport è composta da un manipolo di valorosi giornalisti e giornaliste che provano a raccontarvi le vicende della Pistoia sportiva e non solo con lo stesso amore con cui le nonne parlano dei nipoti dalla parrucchiera.

Comments

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com