Ritorno alla normalità: visita alla palestra Masterfitness di Pistoia

La Masterfitness, in via Erbosa, è nata nel 1997 e si è sempre distinta nelle arti marziali. Tra i tanti frequentatori Ballerini e Scompiglio

di Edoardo Gori

Nonostante un panorama denso di nubi, la palestra Masterfitness è ripartita più in forma che mai. La passione per le arti marziali, che ha dato i natali alla struttura nel lontano 1997, continua ad ardere anche in questi momenti difficili. Tante palestre, dopo un periodo di stop mai visto prima, sono ancora nell’occhio del ciclone. Nell’intero panorama pistoiese, la Masterfitness è fra le poche realtà che non ha mai nemmeno pensato all’addio.

SULLE ORME DI KARATE KID

Certo, le difficoltà nello studiare ed approntare tutte le procedure sanitarie del caso non sono mancate. Oltretutto, a complicare ulteriormente la ripartenza, c’è la tuttora nebulosa questione delle arti marziali, le cui competizioni stanno ripartendo a singhiozzo (gli sport di lotta sono ovviamente molto vigilati). Ciononostante, come ci ha spiegato Marco Morelli, tutto sommato sembra che il peggio sia passato. Marco, attuale presidente dell’associazione dilettantistica della palestra, nella nostra chiacchierata non ha mai nascosto la voglia di tornare alle abitudini di sempre.

Fin dal 1997 la Masterfitness si è sempre tolta molte soddisfazioni a livello giovanile, soprattutto nel karate, con successi giunti anche in competizioni internazionali. Se non ci fosse stata la passione per le arti marziali non ci sarebbe mai stata la palestra vera e propria. «Il fitness viene sempre dopo la competizione del karate, che noi insegniamo partendo dai bambini di cinque anni. Siamo cresciuti grazie a questa nostra passione e l’abbiamo fatto in grande. Oggi possiamo contare su una struttura da 400 mq di spazio e dotata di macchinari Technogym, la Ferrari delle attrezzature ginniche. Inoltre, stiamo ampliando anche l’offerta dei corsi a tema musicali come spinning e fit boxe, oltre alla novità jujitsu e boxe amatoriale».

ARGINARE LO SPETTRO COVID

Andare avanti nell’epoca del Covid pareva una missione impossibile, ma Marco e lo staff hanno saputo affrontarla nel migliore dei modi. «Siamo partiti dal distanziare i macchinari, poi abbiamo investito su sanificazione e controlli automatici degli accessi. Ogni cliente od ospite quando entra si sanifica le scarpe e le mani e poi si controlla la temperatura. Se il nostro rilevatore misura un valore oltre i 37,5 gradi si colora di rosso ed impedisce l’accesso. Inoltre stiamo preparando, con l’ausilio di un’app della Technogym, anche una procedura per prenotare la doccia in sicurezza. Prima dell’arrivo del freddo dovrebbe essere pronta».

La rivoluzione in tema sanitario non impedisce comunque di guardare al futuro: «Siamo nati grazie alle arti marziali. Perciò continueremo tutti i corsi che stiamo già facendo, ma non metteremo il fitness in secondo piano. D’altronde abbiamo tantissimi sportivi di specialità diverse che si allenano con noi. Spaziamo dal nuoto sino al tiro al volo, ma in passato abbiamo avuto anche grandi ciclisti. Franco Ballerini era un nostro amico, ci manca da morire».

SCOMPIGLIO IN PALESTRA

Tra i tanti frequentatori illustri c’è sicuramente Jonatan Bartoletti, in arte Scompiglio. Il fantino plurivincitore al Palio di Siena ha iniziato proprio alla Masterfitness i suoi allenamenti e ogni tanto ci torna in visita. Proprio durante una di queste occasioni ha lasciato in dono alla palestra tre foto che immortalano tre sue vittorie, con una dedica speciale su ciascuna ad impreziosirle.

«Jonatan può considerarsi un pioniere tra i fantini del Palio – si sbilancia Marco-. Prima di lui tutti pensavano a nerbare e a stare in sella, pensando poco alla forma fisica. Lui ha rivoluzionato tutto, mettendo la preparazione muscolare al centro dell’attività. Non è un caso che sia il migliore nei riflessi alla partenza e di conseguenza non è un caso che ultimamente cerchino spesso di sporcargli la mossa».

SOGNI A CINQUE CERCHI

Per finire il pensiero va alle Olimpiadi, rinviate al 2021. Tokyo sarà la prima edizione ad assegnare le medaglie nel karate, specialità in cui l’Italia vanta un’ottima tradizione. Morelli ha mai sognato di vedere un suo atleta sul palcoscenico più importante? «Il sogno c’è ma almeno fino al 2028 rimarrà tale. Abbiamo tanti giovani interessanti ma per ora si pensa a campionati nazionali o al massimo europei. Sarebbe bello comunque, coronerebbe anni ed anni di passione».