Impianti
Piscina Boario ancora chiusa, Lombardi: «A tutto c’è un limite»
L’allenatore della Nuotatori Pistoiesi sulla chiusura della Piscina Boario: «Non ci sono giustificazioni»
«A tutto c’è un limite» sono le parole di sfogo di Massimiliano Lombardi, allenatore della Nuotatori Pistoiesi che attraverso un comunicato, chiede chiarimenti all’Amministrazione comunale di Pistoia in merito alla chiusura della piscina Boario.
IL COMUNICATO
A tutto c’è un limite. Anche alla pazienza. La piscina Boario è stata chiusa a marzo per il Covid-19 e non è ancora riaperta. Sono passati quasi sei mesi da allora, come avrebbero dovuto fare gli atleti del nuoto ad allenarsi? A qualcuno degli amministratori è mai venuto in mente che gli atleti si devono allenare con continuità? Forse si, ma cosa hanno fatto? L’assessore allo sport ha annunciato con grande enfasi che gli impianti comunali, dalla riapertura a maggio fino alla fine dell’anno sarebbero stati messi a disposizione delle società gratuitamente.
Bella iniziativa. Peccato che la piscina non abbia ancora riaperto i battenti. Il quattro di maggio, quando si poteva rientrare dopo l’emergenza, ci fu detto che dovevano essere sostituite le caldaie perché non erano a norma. Infatti due giorni dopo iniziarono i lavori. Successivamente fu deciso di mettere in cantiere lavori molto grossi: demolizione del piano vasca della piscina, rifacimento dell’impianto idrico, sostituzione parziale del tetto della piscina.
Tutto, quando potevamo ripartire con gli allenamenti. Abbiamo concordato con il Sindaco che gli uffici avrebbero dovuto fare in modo che il primo settembre i lavori fossero finiti. E è cominciato il nostro peregrinare. Siamo andati ad allenarci a Calenzano per circa un mese, poi a Prato per tre settimane e poi a Montecatini fino a quando è stato possibile. La Società si è “dissanguata” per pagare gli spazi, altro che impianti gratuiti… I lavori in piscina sono finiti con solo una settimana di ritardo, ci poteva stare. ù
Sulla parola, in attesa della convenzione, ci siamo messi al lavoro per ripristinare l’impianto per poter ripartire finalmente a casa nostra… anche i genitori degli atleti ci hanno dato una mano… e tutto è pronto ma… proprio le caldaie, primo lavoro a partire, quattro mesi e mezzo fa, non sono pronte. Mancano lavori di sistemazione e il collaudo, che non sappiamo ancora quando verrà fatto. Abbiamo potuto constatare di persona che già ai primi di giugno i lavori erano finiti nella sala termica.
La ditta che li aveva fatti è sparita e non si è più vista. Quindi??? Chi doveva controllare che tutto fosse a posto? Chi doveva fare in modo che fossero pronte per ripartire a settembre??? Io non cerco i responsabili, non è compito mio ma trovo scandaloso e inaccettabile che al 16 di settembre un lavoro iniziato i primi di maggio non si possa considerare finito e non si sappia ancora se e quando si potrà ripartire.
Io non alleno un gruppo amatoriale, che comunque avrebbe diritto a considerazione e rispetto. I miei atleti sono agonisti e molti di loro di alto livello. E per alto livello intendo nazionale e internazionale. La nostra società ha portato atleti alle Olimpiadi e ai campionati Mondiali e Europei, ha avuto ed ha atleti di vertice, non credo sia necessario ricordare che sono tutt’ora in attività nella Nuotatori Pistoiesi, Giulia Gabbrielleschi, pluricampionessa italiana, vice campionessa mondiale con la staffetta in acque libere e vice campionessa europea individuale nella dieci km, più volte atleta di nazionale assoluta anche in vasca negli 800 e 1500 sia ai Mondiali che agli Europei.
Niccolò Bonacchi, campione europeo Juniores, più volte campione italiano assoluto, tutt’ora primatista assoluto dei 50 dorso, vicecampione mondiale militare, più volte medagliato a livello europeo… e poi decine di ragazzi più giovani con impegni nazionali e regionali… tutti attualmente a casa in attesa di potersi allenare per poter rimanere competitivi con i loro colleghi delle altre città che si stanno già allenando nei loro impianti .
La piscina dopo sei mesi è ancora chiusa e noi siamo costretti alla immobilità o alla migrazione. La città non è dell’amministrazione e nemmeno dei tecnici del comune. La città è dei cittadini e gli impianti sportivi sono dei cittadini che praticano lo sport. Gli amministratori e gli uffici sono al servizio della città e dei cittadini, sono gli “amministratori del condominio città” e ad esso devono rispondere. Se non sono in grado di garantire i servizi allora cambino mestiere.
Non ci sono giustificazioni che tengano. Non do una valutazione politica mi limito a constatare lo stato delle cose. Nel nuoto è fallimentare. Sono stati fatti lavori importanti su un edificio fatiscente, che comunque è insufficiente a rispondere alla domanda di nuoto a Pistoia. Nessun progetto di piscina, che pareva dover essere “la Priorità” nella impiantistica per lo sport cittadino è stato nemmeno accennato… ci hanno illusi e mi verrebbe da dire imbrogliati.
Ho troppo rispetto di me stesso e dei miei atleti e delle loro famiglie per restare in silenzio di fronte a questa situazione. Mi assumo individualmente la responsabilità di quanto ho scritto. Non potevo più tacere, è una situazione vergognosa. Probabilmente il solo modo per sopravvivere “sportivamente” sarà abbandonare questa città matrignia e approdare ad altri lidi. Vedremo. Massimiliano Lombardi Allenatore di nuoto.