Pistoia Basket, il blitz di San Severo vale i playoff

Uno stratosferico Varnado continua a dominare dopo un gennaio super. La gara casalinga con Udine può blindare l’accesso al gironcino giallo con le altre migliori del campionato

Il Pistoia Basket è matematicamente qualificato ai playoff. Questo è il regalo più bello che i biancorossi si sono fatti vincendo a San Severo e grazie anche alla contemporanea sconfitta casalinga di Rimini, superata in casa dalla Fortitudo Bologna. Vista la stagione, a pesare non è tanto la certezza di aver ottenuto quello che era comunque l’obiettivo minimo stagionale, ma piuttosto di esserci riusciti già alla prima domenica di febbraio. Del resto, la lunga trasferta pugliese ha certificato ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, la forza e le qualità di questo gruppo di giocatori. L’ostacolo San Severo è stato saltato di slancio, spaccando la gara nella seconda frazione e chiudendola a doppia mandata già a inizio del terzo periodo. L’assenza per infortunio di Della Rosa o i problemi iniziali di falli per Copeland non hanno inciso nell’economia della gara.

Le risposte positive sono arrivate anche stavolta. In primis dalla squadra che ha dato prova di forza e di solidità mentale in una di quelle partite che avrebbe potuto essere anche una scivolosa buccia di banana. Saccaggi, unico vero play a disposizione di Brienza in questa gara, ha giocato appena 26 minuti, nei restanti 14 la squadra si è arrangiata, con gli altri esterni e non solo a dividersi compiti di regia e di costruzione del gioco. La sfida contro i gialloneri ha visto rispondere presente anche chi per ragioni diversi attualmente rappresenta la terza linea di forza dei biancorossi: Allinei e Benetti hanno giocato tanto e lo hanno fatto convincendo e dando risposte positive sul parquet.

La vittoria di San Severo però porta soprattutto la firma indelebile di Jordon Varnado che è rimasto per tutta la gara un vero e proprio rebus, sia per i piccoli che i lunghi della squadra allenata da coach Pilot. Nel 2023 le sue prove hanno certificato quanto possa essere dominante in un campionato come l’A2. Nelle sei gare dei biancorossi dal 1 gennaio ad ora veleggia a 19,6 punti media, non pochi. Di più, a Cividale si è fermato a quota 7, altrimenti la media sarebbe ben più alta. Il primo colpo di mercato di Pistoia, annunciato il 18 giugno ma firmato già da diversi giorni prima, sta dimostrando di essere un giocatore che poco ha da spartire con questa categoria.

E l’evidenza del suo strapotere fisico e anche tecnico in questo campionato emerge in maniera dirompente quando la Giorgio Tesi Group affronta soprattutto squadre che non sono da prima metà della classifica. Quando Varnado decide di giocare e di lasciare il segno del match riesce a farlo dominando da entrambi i lati del campo, esaltandosi soprattutto nel gioco di transizione e quando può attaccare in velocità e spazio gli avversari in “1contro1”. E la sensazione è che la crescita del suo gioco e del suo impatto sulle partite possa aumentare ulteriormente con il passare dei mesi, con un girone di ritorno in cui sembra essere ben più decisivo rispetto all’andata.

Adesso l’esame della consacrazione per Pistoia e per Varnado è rappresentato dalla partita con Udine. Domenica, nell’unica gara casalinga di febbraio al PalaCarrara, il Pistoia Basket ha una grande opportunità, quella di chiudere già i giochi in ottica qualificazione al girone giallo, blindando uno dei primi tre posti nel girone rosso. La sfida, già di per se ricca di contenuti, offre tantissimi temi, per una serata di quelle che dovrebbero essere imperdibili per chi ama la palla a spicchi e per chi tifa Pistoia. Il ritorno di ex come Antonutti e Gaspardo, oltre che l’incrocio con Alessandro Gentile, avversario tra i più fischiati nella storia recente del PalaCarrara. Di più, la sensazione, già al lunedì, di una sfida che possa offrire temi e valori ben oltre la soglia di quel che è normale aspettarsi in una gara della fase a gironi di questa A2.

Sul piatto c’è molto, per entrambe. E per Pistoia c’è la possibilità di blindare l’accesso al girone giallo con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla fine della prima e più corposa fase della stagione. Farlo in un PalaCarrara che finalmente possa tornare ad assomigliare ad un girone infernale per calore, rumore ed energia, sarebbe la risposta più bella e la testimonianza di amore più concreta al percorso che questo splendido gruppo squadra, supportato da tutta la società, ha sin qui compiuto.