Basket / Serie A2
Pistoia esausta, in finale va Verona. Titoli di coda su una grande stagione
In gara 5 la Giorgio Tesi Group Pistoia perde 79-53 contro Verona nonostante un buon inizio, affondata da un super-Anderson
L’impresa non è riuscita, ma adesso la voglia di sognare è ancora più forte. Merito di questa squadra, di questa stagione, che ha riacceso l’entusiasmo in città e della città, con 300 tifosi arrivati a Verona in un mercoledì sera dove forse, un anno fa, ci si sarebbe sì messi in viaggio, ma per andare al mare. È stata un’annata fantastica quella del gruppo di coach Brienza, chiusa con un trofeo vinto e una finale playoff sfumata solo in gara 5. Alla fine ha vinto la più forte, la Tezenis dell’ex coach di Pistoia Alessandro Ramagli che in casa era caduta solo una volta, ma questa squadra non sarà dimenticata facilmente.
79-53 il punteggio finale, con la Giorgio Tesi Group partita alla grande e poi scivolata sempre più giù nel punteggio col passare dei minuti e dei quarti, incapace di trovare valide alternative ai canestri di Jazz Johnson (19 punti). Il terzo “americano” Wheatle si ferma a 7, gli altri più o meno seguono la stessa linea. Di là, invece, a fare il fenomeno è Karvel Anderson con 27 punti e altrettanto di valutazione. Pesa anche la sconfitta a rimbalzo (42-37) e le 17 palle perse. Fin troppo severo il parziale finale, dovuto a una squadra esausta che nel quarto periodo va giù 24-11 e che ci ricorda ancora una volta quanto può contare il PalaCarrara. «Grazie ragazzi» il saluto della Baraonda con uno striscione. Verona, invece, raggiunge Udine in finale.
La cronaca di gara 5 tra Pistoia e Verona
Nel primo quarto Pistoia e Verona si erano divise la sceneggiatura. In avvio meglio la Gtg con Utomi (tutto suo il 5-0 iniziale) e poi il solito JJ per scappare sul +8 (3-11). Ai padroni di casa non entra quasi niente e in più Pini commette subito due falli; stessa sorte che poi colpisce i biancorossi con Utomi costretto a sedersi con altrettante penalità sul groppone e la precisione che inizia a mancare proprio quando entra in ritmo Karvel Anderson. Ne esce un break di 13-3 che porta sul +2 la Tezenis (16-14 al 10’).
Alla lunga, complici pure alcuni accoppiamenti sbagliati e un paio di attacchi buttati via, Verona restituisce gli 8 punti di vantaggio (27-19 al 15’), trovando pure il +9 (31-22), mentre Pistoia resta Johnson-dipendente e non rientra mai. Non a caso quando Riismaa e Wheatle si sbloccano qualcosa si muove (31-26), però non è sufficiente e Anderson complica di nuovo i piani della squadra di coach Brienza, tornata negli spogliatoi sul 36-29 del 20’.
La fuga della Tezenis
A inizio terza frazione si rivede Utomi, che illude Pistoia portandola sul -2 (36-34) e costringendo Xavier Johnson al terzo fallo con una furbata. I canestri di Anderson, i raddoppi difensivi di Verona e una maggior efficacia lanciano però i locali sul +10 (47-37 al 26’) con Brienza che chiama time out e si becca pure un tecnico per proteste. Un gesto che almeno scuote la squadra, anche se solo per un attimo. Anche perché Anderson è super e Della Rosa gli concede 3 liberi che valgono il 55-42 (+13) al 30’. Un distacco onesto, “sciupato” da un quarto periodo dominato dai veneti.
>> Il tabellino di gara 5 <<