Dalla città
Pistoiese, Iacopo Vespignani: «Sindaco, se ci sei batti un colpo»
Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale di Pistoia in Azione: «Perché il sindaco gioca a nascondino e fa rispondere gli uffici?»
«Disarmante, ma in perfetto stile Tomasi – chiosa Iacopo Vespignani, consigliere comunale di Pistoia in Azione, intervenuto in giornata con una nota -. Non troviamo altri aggettivi per definire il comunicato uscito nei giorni scorsi da parte della portavoce del sindaco sulla questione della vendita della Pistoiese». È di pochi giorni fa, infatti, la prima dichiarazione del sindaco Alessandro Tomasi sulla vicenda riguardante l’Olandesina. Una comunicazione arrivata, appunto, non attraverso una conferenza stampa ma tramite una nota rilasciata ai colleghi giornalisti.
«Perché il sindaco tifosissimo della squadra arancione – prosegue Vespignani -, dopo aver ricevuto mandato dalla proprietà nella scorsa primavera di porsi come unico garante e filtro nei confronti di eventuali compratori e dopo aver partecipato a svariate iniziative dei tifosi oggi, dopo pochi mesi, gioca a nascondino e fa rispondere gli uffici senza metterci la faccia?». «Per carità – incalza il consigliere -, siamo ormai abituati ai silenzi del primo cittadino quando le questioni iniziano a scottare, nella speranza che le persone se ne dimentichino. Lo ha fatto sulle mancate dimissioni (che io stesso avevo posto come condicio sine qua non) di Bartolomei quando si candidò in Regione, lo ha fatto sulla vicenda Museo Marini, lo ha fatto sulla mancata risposta alla città rispetto all’assessore non vaccinato. Per restare alle ultime vicende in ordine cronologico. Attenzione però perché su questo punto nessuno dimenticherà».
Un argomento, questo, che sta particolarmente a cuore alla città e che – secondo Vespignani – avrebbe meritato una presa di posizione più netta da parte del sindaco Tomasi. «Ribadiamo – prosegue la nota del consigliere – che la questione della vendita della Pistoiese è di primaria importanza per la nostra città. Coinvolge in primo luogo i tifosi a cui si devono dare le risposte. E il sindaco non può fare lo struzzo. Il suo ruolo non è scaduto nella vicenda, non può far dire che non è al corrente della trattativa e delle persone coinvolte eventualmente. Non se la può cavare con il richiamo agli imprenditori locali. Cosa che non è attualmente realizzabile e che serve solo a gettare fumo negli occhi. È un’offesa al mondo sportivo cittadino».
La vicenda, infatti, riguarda non soltanto il presente dell’Olandesina, ma anche il futuro stesso della città. «Vorremmo ricordare – conclude Vespignani -, che la vendita della Pistoiese dovrà avere ripercussioni anche sugli investimenti che la nuova proprietà dovrà fare sull’impiantistica sportiva oltre che sull’aspetto tecnico. Sulla pianificazione urbanistica. Insomma sono temi rilevanti che non meritano di essere superati con una semplice nota da parte degli uffici. Sindaco, se ci sei batti un colpo, informati se ancora non lo hai fatto e racconta alla città come stanno le cose».