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Calcio / Serie C

Pistoiese: nuova stagione, vecchie (brutte) abitudini

La Pistoiese ha perso all’esordio ma la cosa più grave è che non sembra essersi interrotto il trend negativo della passata stagione. E le sconfitte al Melani iniziano a essere troppe

La prima gara del campionato di Serie C girone A 2019-20 che vedeva la Pistoiese debuttare davanti ai propri tifosi contro l’Albinoleffe ha regalato l’ennesima delusione di quest’annata, con una sconfitta per 1-2 , la dodicesima tra le mure amiche se si considerano anche quelle della passata sciagurata stagione terminata con una salvezza molto, molto sofferta. Una partenza ad handicap contro un’avversaria ostica che si è presentata a Pistoia in una condizione fisica molto più avanzata e con un’ossatura consolidata dalle ultime stagioni, rispetto alla rinnovata compagine di Pancaro che ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo, non riuscendo però nell’intento di portare a casa “almeno” un pareggio che avrebbe aiutato la crescita di una formazione, giovane e che ancora presenta davanti all’ingresso della società, la scritta “Lavori in corso”. 

Nella conferenza stampa post gara mister Pancaro ha dichiarato che, per completare il mosaico della rosa e poter così lavorare con tutti gli effettivi a disposizione, mancano ancora due giocatori (aggiungo “almeno…”) che la società, nell’ultima settimana di mercato cercherà di acquisire. Due, tre giocatori, (uno per reparto) possibilmente con il pedigree, di quelli insomma che possano dare esperienza e fosforo ad una squadra che, al debutto e specie nella prima parte di gara, si è dimostrata fragile, timorosa, tenera specie nella zona del centrocampo dove il solo Francesco Valiani ha cantato e portato la croce cercando di spronare i compagni da capitano vero. Ma, una volta incassato il raddoppio degli ospiti poco prima del termine del primo tempo, su un rovesciamento di un’azione nella quale gli arancioni avevano sfiorato il pareggio, quella che si è ripresentata sul terreno alla ripresa delle ostilità, nonostante i cambi effettuati, ha partorito il classico topolino, cercando in maniera confusionaria di raddrizzare un risultato che lo scorrere impietoso dei minuti vedeva sempre più lontano. 

E così tra qualche contestazione del pubblico, nonostante l’incessante e per certi versi commovente incitamento dei supporters arancioni (loro sì la partita l’hanno vinta!) si è consumata una sconfitta che fa riflettere: d’accordo, non dobbiamo drammatizzare più di tanto perché è la prima di un lungo cammino ma resta inspiegabile il fatto che, passano i campionati, cambiano giocatori e allenatori ma la squadra cade  quasi sempre negli stessi errori, in un fil rouge negativo e preoccupante.

La reazione di Pancaro dalla panchina, non vederlo inc….to con i suoi, spronarli a lottare sino all’ultima goccia di sudore ma piuttosto quasi rassegnato, è un linguaggio del corpo che certamente non giova alla squadra ne tantomeno a un pubblico che ha voglia di rivedere i propri beniamini in un formato diverso, vittorioso, convincente e tosto, caratteristiche queste che si sono perse nel corso degli ultimi campionati. 

L’augurio è quello che il ds Dolci riesca a “pescare” dal cilindro delle proprie conoscenze quei giocatori che mancano per fare compiere un deciso salto di qualità a tutta la squadra. Aspettiamo fiduciosi, ancora una volta, l’ennesima, un colpo di teatro che possa fare intendere che c’è la volontà di dare una completa sterzata adun modus operandi che da troppo tempo non riesce a regalare i risultati sperati.

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Da quando è in pensione ha più tempo da dedicare ai suoi passatempi preferiti: cani, film, musica e naturalmente Pistoia Sport e la Pistoiese. Il più vecchio del gruppo in mezzo a tanti giovani bravi e motivati: come si dice in gergo, esperienza al servizio della squadra.

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