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Basket / Serie A

Presentazione Estra Pistoia 23/24: le parole dei protagonisti sul palco

Da coach Brienza e Sambugaro all’emozionante coppia di capitani Della Rosa e Crippa: le dichiarazioni della presentazione di Pistoia

Il Pistoia Basket si è presentato ufficialmente nel cuore della città ai suoi tifosi. Un folto gruppo di sostenitori ha colorato di biancorosso Piazza del Duomo mentre sul palco hanno sfilato tutti i protagonisti di serata.

Dai rappresentanti dell’amministrazione alla dirigenza di Estra Pistoia, giungendo infine ai più attesi e amati: i componenti dello staff e la squadra che affronterà il ritorno in Serie A1. Ad intervenire durante la serata protagonisti della passata stagione e di quella che verrà, coach Brienza, Sambugaro e capitan Della Rosa in primis, fino alla sorpresa finale valsa un emozionante tuffo al cuore.

«SCALEREMO L’EVEREST»

Accolto a gran voce dal pubblico con cori ed applausi, il condottiero della promozione Nicola Brienza ha rilanciato le ambizioni in vista della nuova stagione. Il ritorno in A1 significa alzare l’asticella e dover lavorare ancora maggiormente ma con la possibilità di togliersi enormi soddisfazioni.

«L’anno scorso è stata una grande stagione, proveremo a confermarci anche in A1 portando a termine un’altra bella annata – ha affermato il tecnico biancorosso – Ringrazio i tifosi per la loro presenza costante. Anche quando sembrerà di dover scalare l’Everest troveremo il modo di farlo tutti insieme».

La forza del gruppo, tifosi annessi, sarà nuovamente uno dei punti cardine di Pistoia anche per il prossimo anno. Trovando lo spazio anche per un commento tecnico, è impossibile non rimarcare l’importanza che rivestirà l’unione di intenti.

«Proveremo ad essere difensivamente più efficaci possibili – ha spiegato Brienza -. La difesa è stato il nostro marchio di fabbrica. Al netto di tutte le difficoltà che riserva la Serie A proveremo a continuare su questa lunghezza d’onda. Cercheremo di avere un tonnellaggio da squadra di A1, per questo Varnado partirà sicuramente da 3. Il gruppo poi farà la differenza, avere 5 giocatori dell’anno scorso, ci aiuta tecnicamente e nella costruzione di queste settimane».

«SALVEZZA COME SCUDETTO»

Da uno dei fautori della promozione all’altro, colui che muove i fili da dietro le quinte, costruendo la squadra ed assemblando i gruppi di ragazzi che scendono sul parquet a far sognare i tifosi.

«Ringrazio la squadra dell’anno scorso e i giocatori che non ci sono più. Bisognava fare delle scelte e auguro loro un grande in bocca al lupo – ha esordito Marco Sambugaro salutando gli eroi dell’anno passato -. Ringrazio inoltre anche il nostro presidente Massimo Capecchi».

Il DS biancorosso è poi passato a parlare della squadra messa in piedi così rapidamente, già completa a luglio, costruita con idee chiare, in perfetta sintonia con il coach.

«La squadra di quest’anno è estremamente giovane tanto anagraficamente quanto soprattutto di esperienza – ha detto -. Nessuno ha mai giocato nell’A1 italiana tranne Della e Carl. Sono però tutti ragazzi di qualità con voglia di mettersi in mostra. In questa lega partiamo dalle ultime posizioni è vero, per noi la permanenza in A sarebbe come uno scudetto».

Parlando di gioventù, inevitabile un passaggio anche sul progetto del settore giovanile che in questi anni ha fatto debuttare in prima squadre numerosi ragazzi. «Il Pistoia Basket Junior riveste una grande importanza, i motivi sono qualità e quantità. Vogliamo far innamorare ragazzi e ragazze alla pallacanestro, poi ci serve ovviamente per la prima squadra. Il rapporto con il settore giovanile è ottimo, l’anno scorso avevamo ben 5-6 giocatori provenienti da lì».

«IL PALACARRARA UN FORTINO»

A prendersi il centro del palco accolto da un scroscio di applausi è stato poi il capitano Gianluca Della Rosa. Ancora negli occhi suoi e dei tifosi c’è il momento epico dell’alzata della coppa nella notte di Torino ma al contempo è arrivato il momento di guardare al prossimo futuro.

«Ringrazio i tifosi per essere qua presenti così numero, l’ultima volta stavamo festeggiando ed è bello rivedervi oggi -. Ero giovane ai tempi della Serie A, so che dovremo lavorare molto, avremo bisogno di voi più che mai. Il PalaCarrara deve essere un fortino, noi proveremo a difenderlo. Non fateci mancare il vostro supporto, fate che il palazzetto sia sempre pieno». Un buon inizio sono sicuramente le 1654 tessere staccate, con la speranza che il numero di abbonamenti superi i 2000 tagliandi.

CRIPPA FA ANCORA EMOZIONARE

Emozionante il momento in cui a raggiungere l’attuale capitano di Pistoia è stato un amatissimo capitano del passato quale Claudio Crippa, componendo sul palco un duo sensazionale, tra passato e presente.

«L’ultima volta che sono salito su questo palco è stato 31 anni fa – ha esordito Crippa -. Anche allora festeggiammo la Serie A. È sempre un’emozione forte essere qui, non ho mai lasciato questa città da quando 35 anni ci arrivai. Siamo nella città della piante, all’inizio la pallacanestro era un germoglio, grazie a chi l’ha curata in tutti questi anni. Grazie a Salerni, Carrara, Maltinti, Bertolazzi, Papini, Becciani, Carlesi, Silvestrin».

Brividi ed occhi lucidi, nel solo sentire nominare figure che hanno scritto la storia del basket a Pistoia. Dal passato al presente, il focus si è spostato sull’attuale capitano biancorosso e la stagione che Della Rosa e i suoi compagni si apprestano ad affrontare.

«Gianluca è un capitano vero, l’unico consiglio che posso dargli è di essere sempre se stesso, ha fatto cose eccellenti così. La società è in buone mani, l’impegno adesso è far sentire amore a città e squadra. Il campionato è competitivo, Pistoia è sempre andata oltre le aspettative e gli ostacoli, sono certo che coach Brienza abbia qualità e capacità per fare altro miracolo. L’unico suggerimento alla squadra è di giocare sempre dando il massimo, mettendoci il 100%. Hanno una responsabilità, vestire la maglia di Pistoia non è facile. Ci vogliono orgoglio, sacrificio, coraggio e intelligenza. Anche il pubblico ha grande responsabilità. Nel PalaCarrara c’è il numero 1 appeso, bisogna tutti essere all’altezza dell’A1».

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