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Calcio / Eccellenza

Retrocessione e rimpianti: la stagione del Ponte Buggianese

Un girone di andata in linea con le aspettative, un finale di stagione al di sotto delle proprie possibilità; il campionato del Ponte Buggianese non può essere considerato positivo e la retrocessione ne è una naturale conseguenza

Doveva essere una stagione programmata verso una salvezza tranquilla quella del Ponte Buggianese, invece dopo una parabola negativa che ha caratterizzato soprattutto il girone di ritorno la squadra si è ritrovata impantanata in piena lotta salvezza. La finale play out persa (o meglio pareggiata ma che è costata comunque la retrocessione) è stata solo l’ultima occasione gettata dal Ponte che forse però deve legare i propri rimpianti non tanto a quest’ultima sfida quanto al cammino in campionato che lo ha visto davvero troppe volte perdere punti in gare disputate al di sotto delle proprie possibilità.

Se l’inizio di campionato è stato tutto sommato positivo e in linea con le attese di inizio stagione, i problemi sono arrivati dopo il giro di boa quando i pontigiani sono incappati in una striscia di risultati negativi che ha risucchiato la squadra fino alla terzultima posizione in classifica; posizione che è valsa la finale play out in casa dell’Atletico Cenaia con un solo risultato a disposizione, la vittoria, che invece non è arrivata; il risultato finale di 1-1 infatti ha consegnato ai pisani la salvezza e ha invece costretto i biancorossi alla Promozione.

La parabola discendente che ha caratterizzato la seconda parte di stagione del Ponte è costata anche la panchina all’ex tecnico Scintu, allenatore protagonista dei successi passati della squadra, che ha pagato con l’esonero il rendimento al disotto delle aspettative della sua squadra. Con l’arrivo del nuovo tecnico Macelloni però le cose non sono migliorate di molto, la squadra infatti ha mantenuto pressoché il solito rendimento evidenziando gli stessi problemi della gestione precedente.

Una squadra apparsa spesso troppo fragile, con una fase difensiva che ha subito molto, anche se probabilmente il difetto maggiormente evidenziato dai pontigiani in questa stagione è stato quello in fase realizzativa: solo venticinque le reti messe a segno dalla squadra (si pensi che l’Atletico Cenaia arrivata a giocarsi la finale play out col Ponte ne ha messe a segno nell’intero campionato ben dieci in più) che ha mostrato sempre una certa fatica a costruire ma soprattutto a finalizzare quanto costruito. A pesare in termini di classifica è stato soprattutto il rendimento contro le dirette concorrenti per la salvezza, negli scontri diretti infatti il Ponte ha spesso faticato uscendo diverse volte a mani vuote da partite che sulla carta avrebbero dovuto valere punti pesanti; soprattutto i match casalinghi sono stati spesso al di sotto delle aspettative rendendo il “Pertini” quasi un tabù. Di contro invece i biancorossi hanno mostrato grandi prestazioni contro le prime della classe, sfoggiando gare di livello in grado di mettere in difficoltà avversari ben più quotati, dimostrando come la squadra comunque avesse tutte le carte in regola per giocare un campionato come l’Eccellenza.

Il campo però ha emesso i suoi verdetti e rimangono solo i rimpianti: adesso non rimane che imparare dagli errori commessi in questa stagione e ripresentarsi ai nastri di partenza della prossima con l’intento di riscattare quanto di negativo visto quest’anno riportando il Ponte quanto prima possibile a giocarsi l’Eccellenza.

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Studia Scienze Politiche all'università di Firenze e tra un esame e l'altro si dedica alla sua più grande passione, lo sport. Con le scarpette ai piedi difficilmente riuscirà a togliersi grandi soddisfazioni, per questo mira ad ottenere risultati migliori passando dalla parte di chi lo sport lo commenta, come Pistoia Sport.

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