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Sport all’aperto: cos’è consentito e cosa no da oggi al 18 maggio

Dal primo maggio ok passeggiate e bici coi parenti e si può fare sport all’aperto in tutto il Comune. Resteranno chiuse palestre, centri sportivi e piscine

Attività motoria e sport all’aperto sono tra i temi più dibattuti di questi giorni dopo che nell’ultimo Dpcm è stata data, inizialmente a partire dal 4 maggio, la possibilità di allenarsi all’aperto nel comune di residenza. Un provvedimento che riguarda tutto lo stivale, ma che è stato oggetto di modifiche da parte dei governatori e di alcuni sindaci.

Cosa si può fare dal primo maggio

Ad esempio in Toscana il presidente Enrico Rossi ha anticipato il governo permettendo dal primo maggio di svolgere attività motoria all’aria aperta, a piedi o in bicicletta, nell’ambito del proprio comune. Tutte le attività dovranno iniziare e concludersi a casa e non sarà consentito usare mezzi (né pubblici né privati) per gli spostamenti. Si potrà uscire a passeggiare o fare una girata in bici sia da soli sia con genitori, figli e altri parenti o fidanzati (in entrambi i casi se conviventi) e con quest’ultimi non sarà necessario mantenere il distanziamento sociale.

Per la festa del primo maggio si potrà quindi uscire con i proprio cari, naturalmente evitando assembramenti e osservando le altre norme per il contenimento del virus. Nell’ordinanza 46/2020 non si parla esplicitamente di corsa e attività sportiva, ma come ha precisato il consigliere regionale Marco Niccolai su Facebook, è «consentito svolgere, individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale». Fare attività motoria o jogging non era mai stato proibito, anche se vigeva l’obbligo di farlo in prossimità della propria abitazione (200m). Dal primo maggio non sarà più così.

Cosa si può fare dal 4 maggio

La ripresa dello sport s’intensificherà mano a mano che avanzeremo nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria. Da lunedì 4 maggio torneranno ad allenarsi professionisti e non professionisti degli sport individuali previo riconoscimento del Coni in quanto atleti “di interesse nazionale”, che devono preparare i Giochi Olimpici o altre competizioni. Per loro gli impianti sportivi potranno riaprire ma dovranno comunque osservare il distanziamento e le altre norme.

Il jogging, al pari dell’attività motoria e sportiva dal 4 maggio tornerà libero e non sarà più circoscritto alla propria casa. Anzi si potrà camminare, correre e andare in bici senza limitazioni anche nelle aree verdi (che riapriranno) con la sola accortezza di farlo da soli oppure rispettando la distanza di un metro per l’attività motoria e due  metri per quella sportiva.

Per quanto riguarda le misure igienico-sanitarie è sconsigliato condividere bottiglie e bicchieri durante la sessione.

Infine chi è residente in un luogo di mare potrà nuotare (ma non deve esserci la sosta sulla battigia) cosi come chi abita in montagna potrà passeggiare nei boschi. 

Cosa non si può fare (almeno) fino al 18 maggio

Chi pratica, professionista oppure no, uno sport di squadra non è ancora chiaro quando potrà tornare ad allenarsi nel proprio centro sportivo e men che mai in gruppo. La data che circola con maggior insistenza è il 18 maggio, però è lecito attendersi novità nei prossimi giorni.

Inoltre nel decreto del 26 aprile è specificato che resteranno chiusi palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e centri benessere. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha fatto sapere che valuta – sempre per il 18 maggio – almeno la riapertura di palestre, centri danza, circoli sportivi e di tennis.

Nelle ville e nei parchi comunali che riapriranno i cancelli sarà però vietato accedere alle aree gioco attrezzate per i bambini.

Restano chiusi gli impianti dei comprensori sciistici.

Naturalmente restano sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina sia in luoghi pubblici che privati.

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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