Estra Pistoia, contro Brindisi puoi andare in Paradiso

La sfida di domenica può portare i play-off all’Estra e la retrocessione di Brindisi. Ma, prima della palla a due, occhio agli altri campi

Incredibile ma vero, il prossimo weekend potrebbe decretare la qualificazione ai play-off dell’Estra Pistoia. Ed essa potrebbe anche arrivare mentre, dall’altra parte del campo, diventerà matematica la retrocessione di Brindisi dopo ben 12 anni nella massima serie. Lo ying e lo yang, il chiaro e lo scuro che potrebbero mescolarsi sul parquet del PalaCarrara. E la cosa più particolare di tutte è che la sfida tra toscani e pugliesi inizierà con la maggior parte dei risultati provenienti dagli altri campi già definitivi.

ESTRA, COSA SERVE PER FESTEGGIARE?

Molto banalmente, Pistoia deve pensare solo e soltanto a vincere. Questa è la “conditio sine qua non” affinché i biancorossi possano far cominciare la festa dopo la sirena finale. Prima dell’inizio della contesa e durante la gara saranno tre le partite sotto la lente d’ingrandimento: Sassari-Varese che andrà in scena a mezzogiorno (quindi abbondantemente prima), Milano-Scafati (palla a due alle 17) e Napoli-Trento, che invece partirà alle ore 19. I sardi affronteranno un’avversaria che deve ancora chiudere il discorso salvezza, mentre i partenopei si ritroveranno contro una diretta concorrente per la post-season.

Con Sassari e Scafati che adesso sono a quota 24 punti e Napoli poco più sopra a 26, è chiaro che queste concorrenti non possono più sbagliare per rimanere ancora attaccate al treno play-off. Se infatti tutte e tre dovessero perdere le rispettive sfide, a beneficiarne sarebbe anche l’Estra: irraggiungibile per la Dinamo e per la Givova (che hanno lo scontro diretto a favore) e solo pareggiabile per la GeVi (che ha perso entrambi i confronti in campionato). I play-off insomma sarebbero, senza troppi giri di parole, realtà.

Per Della Rosa e compagni, in effetti, è fondamentale mettere Napoli a -4, perché ciò significherebbe anche avere due vittorie da inserire a record in un qualsiasi scenario da classifica avulsa. Ma anche distanziare Scafati e Sassari di 6 lunghezze non sarebbe male, seppur l’1-1 che si metterebbe a bilancio, con più squadre a pari punti, non rappresenti comunque un problema, specie se nel gruppo ci fossero sia Napoli che Tortona (4 vittorie e 0 sconfitte). In caso di vittoria dei sardi e dei salernitani, insomma, Pistoia non potrebbe ancora festeggiare per una questione di dettagli.

SPERANZOSI O GIÀ RASSEGNATI?

Un’altra e ben diversa questione di dettagli tiene ancora Brindisi in Serie A. La Happy Casa, dopo aver fallito l’avvicinamento perdendo contro Reggio Emilia, adesso si trova ad un passo dal baratro. Salvo scenari molto remoti, l’unica cosa che separa i pugliesi dalla retrocessione è un’eventuale sconfitta al PalaCarrara. La squadra allenata da coach Dragan Sakota potrebbe però arrivare al momento della palla a due con già la certezza di non poter più raggiungere l’obiettivo. Come detto prima, Varese sarà impegnata a mezzogiorno in casa di Sassari, mentre Treviso dovrà riuscire nell’impresa di battere la Reyer Venezia al Taliercio (17:30).

Qualora Openjobmetis e Nutribullet vincessero, per una Brindisi battuta a Pistoia calerebbe irrimediabilmente il sipario. Ma a fare da ago della bilancia è soprattutto Varese: l’Happy Casa infatti si ritroverebbe ancora in gioco qualora i lombardi sbancassero il PalaSerradimigni e Treviso perdesse il derby veneto. Allora soltanto una possibile classifica avulsa con quest’ultima e Pesaro sarebbe l’unica minuscola possibilità di salvezza. Una casistica talmente remota da non dare comunque adito a troppe speranze.

Sia per Pistoia che per Brindisi, insomma, devono allinearsi diversi eventi favorevoli. Tre risultati per i biancorossi e due per i pugliesi, escluso quello che devono conseguire sul loro campo di sfida. A tre turni dalla fine, le possibilità dell’Estra di arrivare ad un verdetto definitivo non sono alte ma neanche bassissime o nulle. E dopo una stagione così, anche sperare in una domenica perfetta non è poi così ingenuo.