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Volley

Fenice, si (soprav)vive una volta sola: ad Arezzo per tentare l’impresa

L'urlo di Mazza, Lopez Delgado e Cicchitelli

Dopo il ritorno al successo è il turno della trasferta in casa della capolista prima da una vita, ma sempre meno vantaggio: provaci, Fenice!

Sulla carta sembra la classica sfida in cui la Fenice non ha scampo. Penultima contro prima nelle grandi agenzie di scommesse non te la quotano neanche. Qui no. Soprattutto non in questo girone e in questo campionato in cui ogni settimana accade come minimo un ribaltone pazzesco.

PALLAVOLO IUS AREZZO-VOLLEY FENICE PISTOIA domenica ore 17.30

Domenica la Fenice andrà a far visita allo Ius Arezzo, formazione capolista da diversi mesi, vista esternamente come uno schiacciasassi. Costante, imponente e con una palestra casalinga in cui solo una volta – al quinto set – è uscita sconfitta: le premesse per definire le aretine favorite alla vittoria finale ci son tutte. Le ragazze guidate da Marco Gobbini inoltre si son dimostrate le più costanti, stanno resistendo agli attacchi di pratesi e versiliane, ma non è tutto oro quel che luccica. Lo Ius infatti dopo aver chiuso splendidamente il girone d’andata, ha iniziato il ritorno con grandi difficoltà.

Il successo casalingo su Trestina arrivato solo al quinto set – dopo esser stati avanti 1-0 e 2-1 – ha anticipato la batosta umbra subìta a Marsciano per 3-0. Ritornati tra le mura amiche di Palazzo Del Pero è toccato a Prato espugnare la palestra aretina. La grande paura per l’1-1 raggiunto da Scandicci nell’ultimo turno è stato fugato da Mancini e compagne che hanno chiuso – non senza affanni – il match fiorentino e rispedite indietro le due dirette concorrenti. Un momento non facile per la Pallavolo Arezzo che deve cercare continuità. Un atteggiamento difficile da trovare specialmente se ti viene a far visita una squadra bisognosa di punti.

Questa è la condizione delle fuxiablu, provenienti dal bel successo su Fossato. L’ultimo posto è stato abbandonato in favore proprio delle umbre, ma per sperare che sia una separazione definitiva servono altri punti. Le ragazze di Bertini non hanno preferenza, ma tanta voglia di riscatto e di rompere le scatole alle prime. Per il primo riguarda il match di un girone fa quando post alluvione la Fenice disputò una delle peggiori gare casalinghe. Si pensava ad un momento no, ma la spirale di ko è stata infinita. Ora che qualche sicurezza in più sembra esserci e la libertà mentale delle fuxiablu potrebbe far la differenza.

Con Versilia a soli due punti e Prato a 4 sarà obbligatorio per le aretine non sbagliare l’approccio. I risultati del sabato infatti potranno determinare l’umore delle ragazze di Gobbini. Quelle di Bertini sono già abbastanze cariche, fomentate a meraviglia già nella sfida contro Fossato dall’entusiasmo del coach, capace magari domenica di trovare in qualche sguardo la sua grinta che Pistoia sta ormai conoscendo. Un match quindi da approcciare nel migliore dei modi evitando di esser sopraffatte dall’ambiente aretino.

LE PAROLE DEL COACH

«Qualcuno definirebbe questa gara “impossibile” ma l’importante è avere molto chiaro il senso di questo impegno. Ovvero testare i progressi, valutare l’andamento del lavoro svolto in settimana, sperimentare soluzioni e – perchè no – provare un colpaccio ovvero approcciare per il miglior risultato possibile. L’opposta Tani e la schiacciatrice Ricciarini sono le punte di diamante dell’attacco aretino, ma è tutta la squadra a girare estremamente bene, con regolarità e una solidità mostrata da ottobre a oggi. Da parte nostra, ancora una volta, non siamo riusciti a allenarci con tutti i nostri effettivi: registriamo qualche acciacco fisico per la palleggiatrice Betti, abbiamo ancora qualche problema proveniente dalla schiena di Mantellassi mentre Guarducci non si è allenata causa virus intestinale. Comunque non ci piangiamo addosso e affrontiamo questa bella sfida a viso aperto». Queste le parole di coach Vittorio Bertini in preparazione alla trasferta aretina.

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Assurdo amante della storia (da prenderci due lauree) e del calcio (da confondere van Basten con van Gogh), considera ancora il televideo più veloce di alcune app. Per lui la domenica senza calcio è un lunedì venuto male.

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